Τρίτη 2 Ιουνίου 2009

Κόσμος: ίσως βρέθηκαν μέρη του Γαλλικού αεροπλάνου που αγνοείται απο εχτές

Il ministro francese della Difesa: «Ricerche fino a quando sarà necessario»

Aereo scomparso: avvistati alcuni resti

Un sedile, un giubbotto e tracce di carburante. «Nessun elemento fa pensare a un atto di terrorismo»

Un aereo militare brasiliano impegnato nelle ricerche (Afp)
Un aereo militare brasiliano impegnato nelle ricerche (Afp)
PARIGI - Un sedile di aereo, un giubbotto di salvataggio arancione, un recipiente, pezzi metallici bianche e macchie di carburante sono stati avvistati nel primo pomeriggio dall'Aeronautica brasiliana nell'oceano Atlantico a 650 km a nord-est dall'isola brasiliana di Fernando da Noronha. I ritrovamenti sono avvenuti in un'area vasta almeno 60 km. Jorge Amaral, portavoce dell'aviazione brasiliana, ha lanciato anche un'ipotesi, sottolineando che deve essere ancora suffragata dai fatti: «I resti sono stati rinvenuti a destra del punto in cui è stato lanciato l'ultimo segnale dall'aereo. Forse, ma è solo un'ipotesi, il pilota ha cercato di invertire la rotta per provare a raggiungere lo scalo più vicino, sull'isola Fernando da Noronha». Non è sicuro che i restii appartengano al velivolo dell'Air France finché non sarà accertato il loro numero di matricola.

SEI NAVI - Intanto tre navi mercantili, due olandesi e una francese, sono giunte nell'area segnalata da un aereo militare brasiliano che per primo ha avvistato alcuni oggetti che potrebbero essere resti dell'Airbus dell'Air France scomparso ieri. I tre cargo sono stati dirottati sull'area a 650 chilometri a nordest di Fernando de Noronha su richiesta della Marina militare brasiliana. Come ha sottolineato un portavoce della Marina, le navi civili hanno come unica missione aiutare a scoprire qualsiasi segnale che possa portare al relitto dell'Airbus. Non saranno invece autorizzate a raccogliere parti del relitto,compito che si riserva la Marina militare brasiliana di concerto con le autorità francesi. Cinque navi militari brasiliane, tra le quali una nave cisterna d'appoggio, si stanno dirigendo a tutta forza verso la stessa area per raccogliere i rottami già segnalati ed altri che possano emergere. La prima dovrà arrivare sul posto in nottata, grazie anche alle ottime condizioni meteorologiche.

LA PROFONDITA' - Nella zona di oceano dove potrebbe essere caduto l'Airbus, la profondità dell'Atlantico è tra i quattro e i cinquemila metri, il che renderebbe praticamente impossibile il recupero del relitto. L'area, secondo Edmo Campos, un esperto di oceanografia brasiliano, è una zona abissale, al di fuori della piattaforma continentale, con profondità che possono arrivare a cinquemila metri. In più, è una zona di correnti forti, che possono arrivare a un metro al secondo, da est a ovest: i resti galleggianti possono quindi essersi spostati molto rispetto alla zona dell'impatto con l'acqua, rendendo ancora più difficile localizzare il relitto, o le sue parti. Lo conferma il fatto che i pochi resti localizzati finora dal C-130 militare brasiliano erano sparpagliati su una distanza di 60 chilometri. In compenso, afferma Campos, è una zona «tranquilla» da punto di vista della navigazione marina (ma di forti turbolenze per gli aerei), con scarse probabilità di tempeste o di mare agitato.

Από http://www.corriere.it